mercoledì 28 gennaio 2009

La musica dei monti Appalachi - Old Time Music

Dopo i nativi americani, i primi ad insediarsi nella zona est degli U.S.A. furono coloni e pionieri emigrati dall’Europa, provenienti prevalentemente dalle Isole Britanniche. Questi pionieri si stanziarono nell’area dei monti Appalachi meridionali, situati nell’entroterra della costa atlantica, dove diedero vita a piccole comunità rurali che rimasero sostanzialmente isolate ed indipendenti rispetto ai grandi centri industriali ed urbani almeno sino al XIX secolo inoltrato.
Le musiche e le danze popolari trapiantate dai vari paesi di origine dei pionieri forono rielaborate sulla base delle reciproche influenze ed hanno rivestito una grande importanza per le popolazioni immigrate nella zona dei monti Appalachi. La musica era una delle fondamentali risorse espressive e ricreative condivise e disponibili a tutti i componenti della comunità. Ogni individuo era in grado di suonare almeno uno strumento e i vecchi canti costituivano un patrimonio comune. L’espressione musicale non era concepita dunque come un’attività riservata a professionisti specializzati, quanto come una attività creativa e ri-creativa sia livello comunitario che individuale.
All'inizio si riproduceva e si rielaboravano antiche ballate e songs inglesi – inizialmente eseguite da voce sola e successivamente arricchite dall’accompagnamento di uno o più strumenti – e della musica popolare per violino (fiddle), ovvero dalle fiddle tunes, jigs, reels, hompipes che erano melodie e danze originarie delle isole britanniche. Per un lungo periodo questa regione rimase isolata dal resto dell’America progredita ed industrializzata. Questo isolamento contribuì a preservare fino agli anni ‘20 il patrimonio musicale dei primi pionieri europei tramandando di generazione in generazione, attraverso la tradizione orale, i diversi brani nella loro forma originaria. Dopo, dalla seconda metà del XIX secolo le tradizioni musicali delle comunità rurali sud-appalachiane cominciarono ad incontrare, rielaborare ed assimilare influenze musicali e coreutiche diverse, provenienti da quell’enorme crogiolo di culture e di razze conosciuto con il termine melting pot. Dopo l’abolizione della schiavitù e la conseguente emancipazione degli neri, il contatto con la cultura musicale afro-americana determinò l’assunzione di nuovi strumenti a corda come il banjo e la chitarra che, affiancati al violino popolare, diedero vita alle cosidette string bands, nonché l’introduzione di elementi ritmici, melodici e sonori innovativi.
A seguito delle registrazioni effettuate dalla fine dell'800, dapprima da ricercatori etnico-musicali poi dai primi talent-scout delle case discografiche, questa musica si diffuse nel resto degli Stati Uniti grazie alle radio prendendo il nome di Old Time Music. Nei primi decenni del '900, l’Old Time Music inizio una evoluzione che diede vita a nuovi generi musicali come il Bluegrass negli anni '30, la canzone sindacale negli anni '30 e '40, la Country Music a partire dagli anni '50, fino ad arrivare al Folk Revival, che negli anni '60 mise in luce un giovane autore che da lì inizio la strada che rivoluzionò la musica moderna: Bob Dylan.

1 commento:

Unknown ha detto...

Bell' articolo, thanks!