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domenica 22 marzo 2020

Islanda 2020 - Golden Circle

Il Golden Circle è una delle attrazioni turistiche più famose in Islanda. Si può visitare anche in un giorno, data la sua relativa vicinanza a Reykjavík.
L’escursione del Golden Circle tocca tre principali luoghi d’interesse: le cascate Gulfoss, il Parco Nazionale Þingvellir (Thingvellir) e i geyser Strokkur e Geysir.

Þingvellir National Park
Il Þingvellir si trova a meno di 30 km da Reykjavik ed è un parco nazionale, nonché patrimonio UNESCO. Si tratta anche del più importante sito storico islandese in quanto qui, nel 930, è stato fondato il primo parlamento democratico al mondo.

I primi coloni arrivarono in Islanda nel IX secolo. In gran parte erano clan nomadi che avevano rifiutato di sottomettersi al re di Norvegia. Dopo un primo periodo senza governo, decisero di inviare i rappresentati di ogni gruppo in un campo del Þingvellir che diventò così il primo Althingi ("parlamento" in islandese). La tradizione proseguì per secoli e anche dopo che la sede ufficiale del parlamento fu spostata a Reykjavík rimase un luogo simbolico. Nel 1944 fu scelto per dichiarare l’indipendenza dell’Islanda dalla Danimarca.















Il Þingvellir è situato proprio in mezzo alle placche tettoniche euroasiatica e nordamericana. Si tratta dell’unico posto al mondo dove si può vedere la loro frattura.

L’area geotermica del Geysir

L'area geotermica del Geysir si trova nella valle Haukadalur che contiene numerosi stagni fangosi, depositi di alghe calde e fumarole.

Lungo il tragitto si possono ammirare numerosi allevamenti dei cavalli islandesi. Spesso i turisti li confondono con i pony, ma gli islandesi ci tengono a precisare che si tratta di una razza indigena dell’isola.







L’attrazione turistica più famosa è lo Strokkur, in geyser che erutta acqua calda ogni 7/10 minuti con getti che possono raggiungere anche 40 metri di altezza.


Gullfoss

Il termine Gullfoss significa “cascata d’oro”. Infatti è una cascata sul fiume Hvítá con uno spettacolare doppio salto di 32 metri. In inverno non è possibile percorrere il passaggio che porta sino al limite della cascata, ma rimane sempre una visione spettacolare, unica al mondo.



domenica 8 febbraio 2015

Foto 2014

Monte Calamita
Orchidea


Gabbiano

Parco della Caffarella

Vienna Donaukanal
Vienna metro


Vienna Prater

Vienna Stephansplatz

sabato 18 gennaio 2014

East Side Gallery



 
Il 9 novembre 1989 cade il simbolo di tutte le divisioni del xx secolo. Il Muro di Berlino viene fatto a pezzi dalle ruspe e da una moltitudine festante. 
Il muro, dalla parte occidentale, era coperto di scritte e murales che costituivano un’attrazione per berlinesi e turisti. Dopo la caduta, artisti provenienti da ogni parte del globo accorsero a Berlino per testimoniare con la loro opera lo spirito di quei giorni.
A fianco del maestoso Oberbaumbrücke, parallelamente al fiume Sprea era rimasto un grande tratto di muro completamente immacolato (dato che nella parte est era proibito dipingere e quella ovest era a ridosso del fiume). Mentre altrove il muro era stato rapidamente smantellato, questo tratto che si snoda lungo la Mühlenstrasse fu offerto agli artisti per creare le loro opere.
Nasce così la più lunga galleria d’arte all’aperto formata da più di 100 murales originali. Questo tratto di muro, che è il più lungo rimasto nella sua posizione originale, e oggi è conosciuto come East Side Gallery.



















Tra le opere più famose ci sono The Mortal Kiss di Dimitrji Vrubel, raffigurante Erich Honecker e Leonid Breznev che si baciano sulla bocca, e Test the Best di Birgit Kinder, che mostra una Trabant che sfonda il muro.






















Il retro della East Side Gallery viene utilizzato per mostre temporanee. Al tempo della mia visita era stata allestita una mostra fotografica dal titolo Wall on wall del fotografo Kai Wiedenhöfer.




foto 2013

Bologna
Santuario delle farfalle
Gabbiano
Cardo



Certosa di Milano

Berlino - Ambasciata turca

Berlino - East Side Gallery

Capo D'Arco

giovedì 25 aprile 2013

Una settimana a New York

 Madison Square Park

Ristorante

Neve a New Tork

Murale a East Village

MoMa


Flatiron Building

mercoledì 3 aprile 2013

Una settimana a New York

FINANCIAL DISTRICT


Il Distretto Finanziario di New York è la zona più vecchia della città, anche se adesso appare la più moderna. Nel 1624 la Dutch West India Company inviò 110 coloni nella punta meridionale dell'isola che venne chiamata Nieuw Amsterdam. La colonia olandese non produsse le ricchezze sperate e nel 1664 fu lasciata agli inglesi, entrati in porto con le navi da guerra, che la ribattezzarono New York in omaggio a Giacomo II, duca di York e Albany.
In questo quartiere si trova la New York City Hall, il municipio della città, e la sede del New York Stock Exchange, la più famosa borsa del mondo e simbolo del capitalismo americano. Per motivi di sicurezza la sede di Wall Street non è più aperta al pubblico e ai turisti non rimane che farsi fotografare davanti l'imponente facciata in stile neoromanico.
Visitando il Distretto è doveroso recarsi al 9/11 Memorial sorto in ricordo degli attacchi dell’11 settembre che distrussero le Twin Towers e colpirono il Pentagono, nonché dell'attentato terroristico del 26 febbraio 1993. Tutta la zona dove un tempo sorgevano le torri gemelle è ancora un grande cantiere. La nuova sede del One Trade World Center è in fase di ultimazione e quando saranno finiti i lavori sarà il più grande grattacielo d'America con la sua altezza di 1776 ft (541 m) in riferimento alla data dell'indipendenza americana.

Al posto delle torri ora ci sono due grandi e suggestive fontane che delineano il perimetro dei due edifici crollati.  Sul bordo di ogni vasca sono incisi nel bronzo tutti i nomi delle vittime degli attentati dell’11/9 e del 1993, mentre centinaia di rivoli d'acqua si uniscono per formare una cascata di nove metri interna al terreno. L'acqua raccolta sparisce lentamente in un’oscura e profonda voragine al centro. Il posto è già suggestivo adesso, ma quando tutti i lavori saranno finiti sarà al contempo un ricordo luttuoso e una celebrazione della vita che con forza e tenacia continua superando anche le più grandi avversità. Significativo simbolo sarà il Survivor Tree, un albero di pere miracolosamente sopravvissuto ai crolli e alla polvere al quale faranno compagnia oltre 400 querce bianche di palude piantate successivamente.

lunedì 25 marzo 2013

Una settimana a New York


CHELSEA
Ai primi del '900 Chelsea era un quartiere industriale dove la logica del denaro era più forte della dignità di chi abitava i grandi palazzi popolari della zona. Negli anni '30 si decise di costruire una strada ferrata sopraelevata per spostare i binari del traffico merci dalla strada sottostante. Furono addotti motivi di sicurezza in quanto i treni a livello stradale avevano causato molti incidenti mortali tanto che la Tenth Ave fu ribattezzata "Death Avenue" (via della morte). A poco a poco il progresso ha reso obsoleto quel serpente di ferro e la ferrovia sopraelevata venne abbandonata. Dapprima i residenti si adoperarono per la rimozione di quell'orrore, ma alla fine del secolo si formò un comitato civico per trasformare il tracciato ferroviario in uno spazio verde sopraelevato. Una decina di anni dopo viene inaugurato il primo tratto della High Line, attualmente una delle mete turistiche più visitate di NYC.
Si tratta di una zona pedonale con aiuole, posti per sedersi o sdraiarsi, nonché aree attrezzate per spettacoli. Il luogo è diventato uno spazio pubblico destinato principalmente ai residenti dove chiunque può  passeggiare, divertirsi o prendere il sole che filtra dal vicino fiume Hudson.
Un felice esempio di riconversione urbana che dovrebbe essere imitato dagli amministratori di casa nostra per riparare agli scempi creati negli anni passati quando, utilizzando ingenti somme di denaro pubblico, sono state realizzate svariate opere rimaste inutilizzate e abbandonate al degrado.
La zona ora è diventata un quartiere multietnico e gay-friendly, dove risulta evidente una marcata vocazione artistica. Qui si trova l'Hotel Chelsea, famoso per essere stato residenza e punto di ritrovo di artisti e musicisti. Qui è morto alcolizzato Dylan Thomas e qui anni dopo visse Bob Dylan che dal poeta gallese prese il nome. Qui Leonard Cohen e Janis Joplin hanno vissuto la loro breve storia di amore e sesso che il cantautore canadese ha poi raccontato in  Chelsea Hotel #2. Qui finisce tragicamente la storia tra Sid Vicious e Nancy (e di conseguenza quella dei Sex Pistols). Qui Jack Kerouac ha scritto in tre giorni la prima stesura di On the Road. Qui  Allen Ginsberg, William Burroughs, Patti Smith e tanti altri. Qui Joni Mitchell scrisse Chelsea Morning, che pare fece innamorare Bill e Hillary Clinton. Di sicuro c'è il fatto che i due decisero di chiamare la figlia Chelsea in onore di questa canzone.
La presenza artistica nel distretto è marcata da numerose gallerie d'arte, musei e murales come quello dell'artista brasiliano Edoardo Kobra che reinterpreta la famosa foto del Bacio di Times Square di Alfred Eisenstaedt.
Proprio sotto la High Line, tra pompe di benzina e magazzini, si trova la W 24th St dove le gallerie di arte contemporanea hanno preso il posto dei capannoni industriali. I locali sono di svariate dimensioni e il pubblico può entrare liberamente. Noi le abbiamo visitate a caso prima di entrare nella  Gagosian Gallery, probabilmente la più famosa, dove abbiamo potuto ammirare una mostra di Jean-Michel Basquiat allestita per l’anniversario della sua morte avvenuta a soli 28 anni.