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Il 9 novembre 1989 cade il simbolo di tutte le
divisioni del xx secolo. Il Muro di Berlino viene fatto a pezzi dalle ruspe e da
una moltitudine festante.
Il muro, dalla parte occidentale, era coperto di
scritte e murales che costituivano un’attrazione per berlinesi e turisti. Dopo
la caduta, artisti provenienti da ogni parte del globo accorsero a Berlino per
testimoniare con la loro opera lo spirito di quei giorni.
A fianco del maestoso Oberbaumbrücke,
parallelamente al fiume Sprea era rimasto un grande tratto di muro completamente
immacolato (dato che nella parte est era proibito dipingere e quella ovest era
a ridosso del fiume). Mentre altrove il muro era stato rapidamente smantellato,
questo tratto che si snoda lungo la Mühlenstrasse fu offerto agli artisti per
creare le loro opere.
Nasce così la più lunga galleria d’arte all’aperto
formata da più di 100 murales originali. Questo tratto di muro, che è il più
lungo rimasto nella sua posizione originale, e oggi è conosciuto come East Side Gallery.
Tra le opere più famose ci sono The Mortal Kiss di Dimitrji Vrubel, raffigurante Erich Honecker e Leonid Breznev che
si baciano sulla bocca, e Test the Best
di Birgit Kinder, che mostra una
Trabant che sfonda il muro.
Il retro della East Side Gallery viene utilizzato per mostre temporanee. Al
tempo della mia visita era stata allestita una mostra fotografica dal titolo Wall on wall del fotografo Kai Wiedenhöfer.
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