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giovedì 15 luglio 2010

Tuli Kupferberg è morto

Tuli Kupferberg è scomparso all'età di 86 anni. Era da tempo malato di cuore e lo scorso anno due infarti avevano sensibilmente peggiorato le sue condizioni di salute.
Tuli Kupferberg era un poeta beat amico di Allen Ginsberg che lo aveva citato nella sua famosa poesia Howl (Ľurlo).
Ho visto hipster investiti dai taxi ubriachi della Realtà Assoluta che si buttavano dal ponte (...)
Il ponte era quello di Manhattan (non di Brooklyn come indicato erroneamente nella poesia di Ginsberg) e Tuli Kupferberg era colui che si buttava, cosa che fece realmente nel 1945 in un momento di sconforto.
Insieme a Ed Sanders formò i Fugs nel 1964. Si trattava di una delle prime band musicali che univano alla musica rock testi impegnati e fortemente critici nei confronti dell'establishment.
Nel 1967 cantava insieme ai Fugs:
Kill, kill, kill for peace
Kill, kill, kill for peace
Near or middle or very far East
Far or near or very middle East.
“Ammazza, ammazza, ammazza per la pace: nel vicino o medio o molto estremo oriente, nell’estremo, vicino, o molto medio Oriente…” E continuava, scandendo sui cliché degli slogan politici e pubblicitari: “Se non li ammazzi tu li ammazzeranno los cubanos […] se non li ammazzi potrebbero sovvertire la Prussia, se non li ammazzi potrebbero amare la Russia […] ammazza, ammazza, sarà bellissimo, me l’ha promesso il mio capitano…” Kupferberg continuò ad aggiornare la canzone con nuove strofe, fino almeno alla fine degli anni ’80.
Purtroppo il suo “Kill for peace” ha continuato nel tempo a trovare nitide risonanze come nei recenti “bombardamenti umanitari” di fine millennio.

venerdì 7 maggio 2010

Lenny Bruce

Leonard Alfred Schneider, più noto come Lenny Bruce, era nato a New York il 13 ottobre 1925. Per tutta la vita ha tenacemente lottato per il diritto alla libertà di parola, opponendosi all'America puritana degli anni '50 e diventando uno dei miti della controcultura degli anni '60 e '70 . Lenny Bruce si può considerare un artista rock ante litteram.
La sua carriera di comico inizia nel 1947 in un locale di Brooklyn facendo l'imitatore. Divenne famoso per i suoi monologhi sul sesso, razzismo e politica che furono anche pubblicati su una serie di dischi di successo. Spesso si rivolgeva al pubblico usando parole considerate oscene e per questo fu arrestato più volte sul palco per oltraggio al pudore, nonché bandito da numerose città americane. Dai primi anni '60 la sua carriera fu tempestata di processi e, contemporaneamente, aumentarono i suoi problemi con la droga. Il 3 agosto 1966 muore di overdose il nella sua casa a Hollywood Hills in piena solitudine, ossessionato dalle udienze in tribunale e in preda di manie di persecuzione . Dopo la scomparsa gli saranno cancellate le condanne per oltraggio al pudore.
Lenny Bruce ha avuto un rapporto molto stretto con la musica jazz e, alla fine, con quella rock. Collaborò con Frank Zappa e i Mothers nel 1966 ed è stato citato da musicisti quali: Simon & Garfunkel, Genesis e R.E.M.
La sua faccia compare nella copertina dell'album Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles (La quarta in alto da sinistra).
Bob Dylan ha scritto la canzone Lenny Bruce « Ha combattuto una guerra su un campo di battaglia dove ogni vittoria fa male. Lenny Bruce era cattivo, era il fratello che non hai mai avuto ».
Tim Hardin ha scritto una canzone a lui dedicata: Lenny's Tune, interpretata anche da Nico nel suo primo album Eulogy to Lenny Bruce.
Anche il cinema si è interessato a Lenny Bruce. Nel 1974 Bob Fosse firma la regia di "Lenny", interpretato da Dustin Hoffman. Robert B. Weide scrive e dirige il documentario "Lenny Bruce: Swear to tell the truth" nel 1998.
"Come parlare sporco e influenzare la gente" è la sua autobiografia che Lenny scrisse su richiesta di Hugh Hefner e inizialmente pubblicata a puntate sulla rivista "Playboy". Nel 2001 è stata riproposta in Italia con la presentazione di Daniele Luttazzi che, insieme a Paolo Rossi (definito il Lenny Bruce dei Navigli), è uno dei comici italiani che a lui si ispira.

lunedì 19 ottobre 2009

Motel Woodstock

A quarant'anni dal grande evento, simbolo di un'intera generazione, è uscito il film di Ang Lee Motel Woodstock. Il film è una brillante commedia che narra la storia di una famiglia che vive presso Bethel, un piccolo paese rurale dello stato di New York. La loro vita sarà radicalmente scossa dal grande festival di Woodstock che si svolse proprio a Bethel dal 15 al 18 agosto del 1969. Il film non descrive il concerto (cosa ampiamente fatta dal documentario di Michael Wadleigh), ma mette ben a fuoco quello che è stato lo "spirito" di Woodstock, culmine di un movimento culturale iniziato negli anni '50 con l'avvento del rock'n'roll. Tra gli attori si segnala la brillante caratterizzazione di Imeld Stauton nel ruolo della madre.
Il festival doveva svolgersi nella città di Woodstock scelta dagli organizzatori perché sede di una comunità di artisti tra i quali Bob Dylan. Le autorità locali si spaventarono quando si resero conto dell'enorme numero di gente che la manifestazione avrebbe attirato e il permesso precedentemente concesso fu revocato. Alla fine Elliot Tiber, proprietario del motel "El Monaco" sul White Lake a Bethel, si offrì di ospitare il festival in una sua tenuta di 15 acri dato che aveva già ottenuto un permesso per un piccolo festival musicale locale. Gli organizzatori giudicarono il luogo troppo piccolo e inadatto. Allora Tiber propose un terreno di proprietà di Max Yasgur, un allevatore suo amico, che aveva la forma di un anfiteatro naturale. Il festival mantenne il nome di Woodstock, perché erano stati venduti un gran numero di biglietti con quella dicitura. Il resto è storia.
Motel Woodstock

Titolo originale: Taking Woodstock
Paese: USA
Anno: 2009
Durata: 110 min
Regia: Ang Lee
Soggetto: Elliot Tiber, Tom Monte
Sceneggiatura: James Schamus
Produttore: Ang Lee, James Schamus
Casa di produzione: Focus Features
Interpreti: Demetri Martin, Imelda Staunton, Henry Goodman, Emile Hirsch, Liev Schreiber

venerdì 9 ottobre 2009

High Tide

Il chitarrista Tony Hill e il violinista Simon House fondarono gli High Tide, un complesso inglese dei primi anni del progressive. Il loro stile è unico e si colloca in quello che viene definito progressive-gotico e fa riferimento alla tradizione del gotico Britannico, punto di partenza per le loro lunghe improvvisazioni. Il gruppo fa parte di un serie di band emergenti che caratterizzarono la controcultura musicale londinese alla fine degli anni '60, in particolare nel quartiere di Ladbroke Grove.
Nel 1969 esce il loro primo album Sea Shanties. Contiene la funerea The Futilist Lament, la tenebrosa Death Warmed Up, mentre la lunga Missing Out ricorda in alcuni passaggi i Jethro Tull.
L'anno successivo vede la luce High Tide che è considerato il loro lavoro migliore. L'album, molto più strumentale dl primo, è formato da tre lunghe suite. Blankman Cries Again è introdotta con le note del violino distorte con il wha-wha seguite da una breve parte vocale per poi proseguire con una ballata strumentale dove chitarra e violino duettano selvaggiamente. La successiva The Joke è più varia con l'alternanza di parti ariose con atmosfere più oscure. Conclude la lunga e visionaria Saneonymous dove sono riassunte le loro idee musicali. Con questo album il gruppo raggiunge il proprio apice creativo, ma contemporaneamente segnerà la loro fine a causa dello scarso interesse suscitato sia nel pubblico che nella stampa specializzata inglese. Gli High Tide riescono ad ottenere un successo commerciale in Germania dove hanno influenzato i gruppi rock locali che saranno venuti come gli Amon Duul II.
Precious Cargo è il loro terzo album registrato dal vivo nel 1970 rimasto inedito per quasi vent'anni.

venerdì 6 febbraio 2009

David Peel

Il Lower East Side (quartiere di Manhattan) negli anni '60 era frequentato da freaks, drogati, allucinati e dissidenti politici. Tra queste vie trovarono terreno fertile le ramificazioni della scena underground e dell'avanguardia pop di Andy Warhol.
David Peel è un figlio di queste strade, un vero freak urbano sempre pronto a lanciare proclami musicali polemici e irriverenti. Accompagnato dai suoi amici barboni, nel 1968 registra dal vivo per le strade di New York il suo album Have A Marijuana che contiene inni da strada come I Like Marijuana, Here Comes A Cop, I've Got Some Grass, Show Me The Way To Get Stoned.
Nel 1972 John Lennon e Yoko producono il suo Pope Smoke Dopes che è ancora più audace e irriverente del primo, ma più che nei suoi (pochi) dischi la musica di Peel aveva il suo sbocco naturale negli happening pubblici effettuati nelle strade della "Grande Mela".
Nella musica di Peel si possono ritrovare echi del folk degli Appalacchi, della musica africana, del blues e altre esperienze del melting pot musicale americano, nonché lo si può considerare uno degli "antenati" del punk-rock del 1977.

venerdì 30 gennaio 2009

British Invasion

Con il termine British Invasion si intende quel fenomeno musicale (e commerciale) per cui alcuni artisti originari del Regno Unito (soprattutto inglesi) iniziarono a fare tourneé negli Stati Uniti, in Australia e Canada e, successivamente, in altri paesi.
Tutto iniziò con i Beatles che, sbarcati negli USA, fecero una storica apparizione all’Ed Sullivan Show nel Febbraio del 1964. Le classifiche americane vengono conquistate da dischi dei Fab Four e il loro successo funge da trampolino di lancio nel nuovo continenti per altri gruppi del beat e del rock inglese come: Rolling Stones, Kinks, Animals, Hollies, Searchers e Troggs.
Una seconda ondata segna la comparsa di gruppi che risentono delle innovazioni musicali di fine anni ’60: Who, Cream, Procol Harum, Yardbirds e Zombies ne sono i principali protagonisti.
La British Invasion ha costituito un clamoroso capovolgimento di flusso. La musica nata in America e che era diventata espressione dei giovani, divenuti a tutti gli effetti un nuovo soggetto sociale, era stata praticamente messa al bando negli Stati Uniti. La stessa musica, "emigrata" in Inghilterra, ritorna nel paese d'origine riveduta e corretta dalle nuove band inglesi.
Ecco un elenco di alcuni gruppi protagonisti della British Invasion:
Freddie & the Dreamers; Gerry & the Pacemakers; Herman's Hermits; Manfred Mann; New Yardbirds; Pink Floyd; Spencer Davies Group; The Animals; The Beatles; The Moody Blues; The Easybeats; The Dave Clark Five;The Dirty Mac; The Hollies; The Kinks; The Rokes; The Rockin' Vickers; The Rolling Stones; The Shadows; The Small Faces; The Tremeloes; The Move; The Warriors; The Who; The Zombies.

mercoledì 28 gennaio 2009

La musica dei monti Appalachi - Old Time Music

Dopo i nativi americani, i primi ad insediarsi nella zona est degli U.S.A. furono coloni e pionieri emigrati dall’Europa, provenienti prevalentemente dalle Isole Britanniche. Questi pionieri si stanziarono nell’area dei monti Appalachi meridionali, situati nell’entroterra della costa atlantica, dove diedero vita a piccole comunità rurali che rimasero sostanzialmente isolate ed indipendenti rispetto ai grandi centri industriali ed urbani almeno sino al XIX secolo inoltrato.
Le musiche e le danze popolari trapiantate dai vari paesi di origine dei pionieri forono rielaborate sulla base delle reciproche influenze ed hanno rivestito una grande importanza per le popolazioni immigrate nella zona dei monti Appalachi. La musica era una delle fondamentali risorse espressive e ricreative condivise e disponibili a tutti i componenti della comunità. Ogni individuo era in grado di suonare almeno uno strumento e i vecchi canti costituivano un patrimonio comune. L’espressione musicale non era concepita dunque come un’attività riservata a professionisti specializzati, quanto come una attività creativa e ri-creativa sia livello comunitario che individuale.
All'inizio si riproduceva e si rielaboravano antiche ballate e songs inglesi – inizialmente eseguite da voce sola e successivamente arricchite dall’accompagnamento di uno o più strumenti – e della musica popolare per violino (fiddle), ovvero dalle fiddle tunes, jigs, reels, hompipes che erano melodie e danze originarie delle isole britanniche. Per un lungo periodo questa regione rimase isolata dal resto dell’America progredita ed industrializzata. Questo isolamento contribuì a preservare fino agli anni ‘20 il patrimonio musicale dei primi pionieri europei tramandando di generazione in generazione, attraverso la tradizione orale, i diversi brani nella loro forma originaria. Dopo, dalla seconda metà del XIX secolo le tradizioni musicali delle comunità rurali sud-appalachiane cominciarono ad incontrare, rielaborare ed assimilare influenze musicali e coreutiche diverse, provenienti da quell’enorme crogiolo di culture e di razze conosciuto con il termine melting pot. Dopo l’abolizione della schiavitù e la conseguente emancipazione degli neri, il contatto con la cultura musicale afro-americana determinò l’assunzione di nuovi strumenti a corda come il banjo e la chitarra che, affiancati al violino popolare, diedero vita alle cosidette string bands, nonché l’introduzione di elementi ritmici, melodici e sonori innovativi.
A seguito delle registrazioni effettuate dalla fine dell'800, dapprima da ricercatori etnico-musicali poi dai primi talent-scout delle case discografiche, questa musica si diffuse nel resto degli Stati Uniti grazie alle radio prendendo il nome di Old Time Music. Nei primi decenni del '900, l’Old Time Music inizio una evoluzione che diede vita a nuovi generi musicali come il Bluegrass negli anni '30, la canzone sindacale negli anni '30 e '40, la Country Music a partire dagli anni '50, fino ad arrivare al Folk Revival, che negli anni '60 mise in luce un giovane autore che da lì inizio la strada che rivoluzionò la musica moderna: Bob Dylan.

sabato 17 gennaio 2009

chitarra resofonica o Dobro

Il volume del suono della chitarra è stato sempre uno dei suoi principali problemi, sopratutto quando doveva suonare insieme ad altri strumenti. In particolare negli anni ruggenti del Jazz tale confronto divenne impari. Diventarono così popolari strumenti alternativi quali il banjo e la chitarra resofonica, più nota col nome del marchio Dobro (acronimo di DOpyera BROthers), dotata di un cono risonante.
La chitarra Dobro nasce negli anni venti ad opera di John Dopyera, emigrante slovacco trasferitisi con i suoi fratelli in California, che inventò un sistema acustico di amplificazione da applicare alle chitarre. Inserì un risonatore metallico nella cassa armonica dello strumento, sostituendo la classica risonanza del corpo vuoto con quella di un sistema meccanico formato da tre coni di alluminio (chitarre tricono). In seguito, anche per questioni di economia costruttiva, fu ideata la chitarra a cono singolo.
Fu utilizzata dai musicisti del cosidetto Delta-blues come Son House e Bukka White. In seguito fu adottata da molti chitarristi rock come Jimmy Page, Rory Gallagher, Mark Knopfler ed Eric Clapton. Una citazione particolare merita il chitarrista americano Bob Brozman che utilizza, oltre quelle moderne, chitarre resofoniche prodotte tra gli anni '20 e '30. Tra i suoi strumenti vi è una versione baritonale della chitarra resofonica a tricono, al cui sviluppo ha attivamente contribuito nella seconda metà degli anni '90.

sabato 7 giugno 2008

Audiografia (R-Z)

Ramones
Rocket To Russia
1977

Red Crayola
Parable Of Arable Land
1967

Red House Painters
Down Colorful Hill
1992

Red Temple Spirits
Dancing To Restore An Eclipsed Moon
1988

Residents
Not Available
1978

Rodan
Rusty
1994

Royal Trux
Twin Infinitives
1990

Rolling Stones
Aftermath
1966
Between The Buttons 1967
Exile On Main Street 1972

Henry Rollins
Hot Animal
1987
End Of Silence 1992

Roxy Music
Roxy Music
1972

Santana
Santana
1969

Klaus Schulze
Irrlicht
1972
Cyborg 1973

Pete Seeger
We Shall Overcome
1963

Slint
Spiderland
1991

Patti Smith
Horses
1975
Radio Ethiopia 1976
Easter 1978

Soft Machine
3
1970

Spooky Tooth
Spooky two
1969
Ceremony 1970

Bruce Springsteen
The River
1980

Steppenwolf
Second
1968
Monster 1969

Mark Stewart and the Maffia
Learning To Cope With Cowardice
1982

Suicide
Suicide
1977

Tangerine Dream
Alpha Centauri
1971
Zeit 1972

Ten Years After
Ten Years After
1967
Undead 1968

Third Ear Band
Third Ear Band
1970

Traffic
Mr Fantasy
1967
John Barleycorn Must Die 1970

Trashmen
Surfin’ Bird

Type O Negative
Slow Deep And Hard
1991

Van der Graaf Generator
The Least We Can Do Is Wave To Each Other
1970
H To He Who Am The Only One 1970
Pawn Hearts 1971

Van Morrison
Astral Weeks
1968
Moondance 1970

Vampire Rodents
Premonition
1992
Lullaby Land 1993

Velvet Underground
The Velvet Underground And Nico
1967
White Light White Heat 1967

Muddy Waters
Rolling Stone
Baby Please Don't Go
You Need Love

Robert Wyatt
End Of An Ear
1970
Rock Bottom 1974

Who
My Generation
1965
Tommy 1969
Who's Next 1971
Quadrophenia 1973

Howling Wolf
Killing Floor
Who's Been Talking
Tell Me

Yes
Fragile
1971
Close to the Edge 1972

Neil Young
Tonight's The Night
1975

Frank Zappa
Freak out
1966
Absolutely Free 1967
We're Only In It For The Money 1967
Uncle Meat 1969
Hot Rats 1969
Weasels Ripped My Flesh 1970
Burnt Weeny Sandwich 1970
Grand Wazoo 1973

giovedì 5 giugno 2008

Audiografia (K-Q)

B.B. King
Rock Me Baby
Don't Answer The Door
Why I Sing the Blues

King Crimson
In The Court Of The Crimson King
1969
Islands 1971
Lark's Tongues In Aspic 1973
Red 1974

Kinks
You Really Got Me
Sunny Afternoon
The Village Green Preservation Society 1968

Kraftwerk
Kraftwerk 2 1971
Autobahn 1974

Kyuss
Blues From The Red Sun 1992

Alexis Korner
R&B From The Marquee 1963

Labradford
Labradford 1996

Led Zeppelin
Led Zeppelin I 1969
Led Zeppelin IV 1971

Jerry Lee Lewis
Whole Lotta Shakin'Goin'On
Great Balls Of Fire
Breathless

Little Richard
Tutti Frutti
Long Tall Sally
Lucille

Andrew Lloyd Webber
Jesus Christ Superstar
1971

Love
Da Capo
1967

Low
I Could Live In Hope
1994

Magnetic Fields
The Charm Of The Highway Strip
2005

Matching Mole
Matching Mole
1972

John Mayall
Hard Road
1967

MC 5
Kick Out The Jams
1969

Mercury Rev
Yerself Is Steam
1991
Deserter's Songs 1998

Metallica
Kill’Em All
1983
Master Of Puppets 1986

Ministry
The Land Of Rape And Honey
1988

Minutemen
Double Nickels On The Dime
1984

Joni Mitchell
Blue 1971

Morphine
Good
1992
Yes 1995

MX-80 Sound
Out Of Tunnel
1980

My Bloody Valentine
Loveless
1991

Neu!
Neu!
1972

Nico
Desert Shore
1971

Nice
Nice
1969

Nine Inch Nails
The Downward Spiral
1994

Nirvana
Nevermind
1991

Laura Nyro
Eli And The 13th Confession
1968

David Peel and the Lower East Side
Have a Marijuana
1969
Pope Smoke Dopes 1972

Penguin Cafè Orchestra
Music From The Penguin Cafè
1976

Pere Ubu
Modern Dance
1978
New Picnic Time 1979
The Art Of Walking 1980

Pink Floyd
The Piper at the Gates of Down
1967
A Saucerful Of Secrets 1968
Ummagumma 1969
Dark Side of the Moon 1973

Pixies
Surfer Rosa
1988

Jean-Luc Ponty
King Kong
1970

Pop Group
Y
1979

Popol Vuh
In Den Gaerten Pharaos
1972
Hosianna Mantra 1973

Portishead
Dummy
1994

Elvis Presley
Heartbreak Hotel
Blue Suede Shoes
Jailhouse Rock

Public Image Ltd
Second Edition
1979
Flowers Of Romance 1981

Quicksilver
Happy Trails
1969

venerdì 23 maggio 2008

Il CBGB & OMFUG

A Manhattan, al 315 di Bowery street, si trovava il CBGB & OMFUG, un piccolo e malandato locale la cui sigla stava per Country, Bluegrass, Blues & Other Music For Upstanding Gormandizers. Il locale era in origine dedicato alla musica tradizionale, ma la sua fama è legata alla nascita del punk americano e della new-wave.
Nel 1973, anno di nascita del locale, il proprietario Hilly Kristal si fece convincere da due giovani musicisti del gruppo Television, Tom Verlaine e Richard Lloyd, che era meglio sostituire la musica tradizionale con quella proposta da giovani band underground cittadine. Hilly Kristal seguì il consiglio e nel locale iniziarono ad esibirsi il Patti Smith Group, i Ramones, i Talking Heads, oltre agli stessi Television. Ben presto il CBGB diventò il luogo di riferimento di una rivoluzione musicale e di costume la cui eco varcherà i confini giungendo fino in Europa dove sarà di ispirazione al movimento punk inglese.
Nel decennio successivo il locale divenne il punto di riferimento per gruppi dell’Hardcore Punk, come i Black Flag, e del Noise, come i Sonic Youth. Alla domenica si effettuava il Matinee Day con esibizioni dal pomeriggio fino a sera. Queste esibizioni sfociavano spesso in atti vandalici che costrinsero Kristal a non organizzare più concerti Hardcore Punk.
Negli anni novanta inizia la crisi che porterà alla chiusura del CBGB il 30 settembre del 2006, sommerso dai debiti.
L’ultimo concerto si è tenuto il 15 ottobre 2006. Sul palco c’era Patti Smith, trent’anni dopo le sue prime esibizioni piene di poesia e ribellione.

Audiografia (F-J)

John Fahey
America
1971
Fare Forward Voyagers 1973

Family
Music In A Doll’s House
1968
Family Entertainment 1969
Fearless 1971

Faust
Faust I 1971

Feelies
Crazy Rhythms 1980

Fleetwood Mac
Tusk
1979

Flock
The Flock 1969

Foetus
Hole
1984
Nail 1985
Gash 1995

Fugazi
Repeater
1990

Fugs
Fugs 1966

Peter Gabriel
Passion
1989

Galaxie 500
On Fire 1989

Genesis
Trespass 1970
Nursery Crime 1971
Selling England By The Pound 1973

Lisa Germano
Geek The Girl 1994

Grateful Dead
Anthem Of The Sun
1968
Aoxomoxoa 1969
Live/Dead 1969

Peter Green
The End Of The Game 1970

Gong
Flying Teapot - Radio Gnome Invisible 1973

Gun Club
Fire Of Love 1981

Woody Guthrie
Dusty Old Dust
Dust Bowl Refugee
Dust Bowl Disaster

Bill Haley
Rock Around The Clock

Hash Jar Tempo
Well Oiled
1997

Jon Hassell
Dream Theory In Malaya 1981
Vernal Equinox 1977

Hawkwind
Doremi Fasol Latido
1972

Jimy Hendrix
Are You Experienced
1967
Electric Ladyland 1969

Henry Cow
Unrest
1974
In Praise Of Learning 1975

High Tide
High Tide 2 1970

Husker Du
Zen Arcade 1984

Incredible String Band
Hangman's Beautiful Daughter
1968

Jefferson Airplane
Surrealistic Pillow
1967
After Bathing At Baxter's 1967
Crow of Creation 1968
Volunteers 1969

Jesus And Mary Chain
Psychocandy
1985

Jesus Lizard
Goat 1991

Jethro Tull
Stand Up 1969
Aqualung 1971

Janis Joplin
Cheap Thrills
1968
Pearl 1970

Joy Division
Unknown Pleasures
1979

giovedì 1 maggio 2008

Audiografia (C-E)

Can
Tago Mago
1971

Nick Cave
Good Son
1990
From Her To Eternity 1984

Canned Heat
Living The Blues
1968

Captain Beefheart
Save as Milk
1967
Trout Mask Replica 1969
Mirror Man 1971

Caravan
If I Could Do It All Over Again
1969
In The Land Of Grey And Pink 1971
Waterloo Lily 1972

CCCP
1964-1985 Affinità-divergenze Tra Il Compagno Togliatti E Noi - Del Conseguimento Della Maggiore Età
1986

Ray Charles
I Got A Woman
Georgia On My Mind

Chicago
Chicago III
1971

Chrome
Half Machine Lip Moves
1979

Clash
London Calling
1979

Cocteau Twins
Head Over Heels 1983
Treasure 1984

Leonard Cohen
Songs Of Leonard Cohen
1968

Colosseum
Valentyne Suite
1969

Country Joe and the Fish
Electric Music For Mind And Body
1966

Cramps
Songs The Lord Taught Us
1980

Cream
Disraeli Gears
1967
Wheels of Fire 1968

Creedence Clearwater Revival
Green River
1969
Cosmo’s Factory 1970

David Crosby
If I Could Only Remember My Name
1971

Crosby, Stills, Nash & Young
Dejavu`
1970
Four Way Street 1971

Cul De Sac
China Gate
1996

Dadamah
This Is Not A Dream
1992

Fabrizio De Andrè
Tutti Morimmo A Stento
1968

Dead C
Harsh 70's Reality
1992

Dead Can Dance
Spleen And Ideal
1985

Dead Kennedys
Fresh Fruit For Rotten Vegetables
1980

Devtians
Ptooff
1967
Disposable 1968

Deep Purple
Concerto for Group and Orchestra
1969
Machine Head 1972
Made In Japan 1972

Bo Diddley
Bo Diddley
I'm A Man
Who Do You Love

Dirty Three
Ocean Songs
1998
Whatever You Love You Are 2000

Willie Dixon
Hoochie Coochie Man
Spoonful

Fats Domino
The Fat Man
I'm Walking

Donovan
Fairy Tale
1965

Doors
The Doors
1967
Strange Days 1968
Absoluty Live 1970

Nick Drake
Pink Moon
1972

Dream Syndicate
The Days Of Wine And Roses
1982
The Medicine Show 1984

Bob Dylan
Highway 61 Revisited
1965
Blonde On Blonde 1966

Einsturzende Neubauten
Zeichnungen das Patienten OT 1983

Electric Prunes
Mass In F Minor
1968

Emerson, Lake & Palmer
Tarkus
1971

Brian Eno
Before And After Science
1977
Music For Airports 1978

domenica 27 aprile 2008

Deviants

Nel 1966 Mick Farren, un giovane militante delle White Panther britanniche nonché giornalista alternativo e organizzatore di eventi della contro-cultura, formò i Social Deviants che in seguito si chiamarono semplicemente Deviants.
I Deviants erano il corrispettivo inglese dei Fugs di Ed Sanders e Tuli Kupferberg ai quali Mick Farren si è ispirato e furono uno dei pochi complessi politicizzati del rock inglese del periodo.
Nel 1967 produssero il loro primo disco Ptooff ! che poteva essere comprato attraverso la stampa alternativa, dato che le case discografiche lo ritenevano assolutamente non commerciabile. L'album è formato da gag musicali piene di rabbia e sarcasmo come I'm Coming Home, Garbage, Nothing Man, nonché la delirante Deviation Street vera e propria suite underground.
La casa discografica Island decide di metterli sotto contratto tramite la Stable Records, un'etichetta creata apposta per la musica alternativa, e produce il loro secondo album Disposable formato da brani non meno irriverenti e originali del primo disco come Let's Loot The Supermarket, un brano alla Fugs, e il demenziale Normality Jam.
Nel 1969 ecse The Deviants 3, il loro ultimo album che alterna brani acid-rock come Metamorphosis Exploration a parodie come Billy The Monster.
Dopo lo scioglimento del gruppo alcuni componenti (Paul Rudolph, Russ Hunter e Duncan Sanderson) si uniranno al batterista John "Twink" Alder per dare vita ai Pink Fairies, altra storica band dell'underground inglese.

sabato 19 aprile 2008

Doo-wop

Il doo-wop nasce in America verso la seconda metà degli anni ‘50. Si tratta di un genere vocale che trae spunto dal jazz cantato nei quartieri neri in cui venivano usate sillabe senza senso, dalle quali è derivato il nome, e che inizialmente sostituivano gli strumenti.
Il Doo-wop trovò la sua affermazione grazie ad alcune Hits come: My Reverie dei The Larks, I Couldn't Sleep a Wink Last Night dei The Mello Moods, Glory of Love dei The Five Keys, Shouldn't I Know dei The Cardinals e It Ain't the Meat dei The Swallows.
Veniva cantato anche da bianchi, Italo-americani, che in cerca di fortuna nei quartieri italiani di New York, si radunavano nei sotterranei delle metropolitane dando vita a svariate melodie vocali. I testi erano perlopiù romantici e spesso sdolcinati accompagnati da suoni “non-sense” (Dum, doobie dum, woo - oo, doobie, doobie … uàp – uàp – uàp…) che davano un reale senso d’accompagnamento, molto piacevole e ben ritmato.
Il doo-wop rimase popolare fino alla British Invasion, all’inizio degli anni ‘60.
Negli anni seguenti molti artisti hanno inciso canzoni doo-wop o sono stati influenzati dal genere. Frank Zappa nel 1968 pubblica Cruisin' With Ruben & The Jets, un omaggio allo stesso tempo parodistico e affettuoso delle canzoni in stile doo-wop che tanta parte hanno avuto nel suo sviluppo musicale.
Una curiosità. Molti gruppi doo wop hanno la tendenza a chiamarsi con nomi di uccelli. Ad esempio The Ravens (corvi), The Cardinals (cardinali rossi), The Crows (cornacchie), The Wrens (scriccioli), The Robins (pettirossi), The Swallows (rondini), The Larks (allodole), The Flamingos (fenicotteri), The Penguins (pinguini) e The Feathers (piume).
Il Doo-wop è attualmente famoso fra i gruppi a cappella degli studenti dei college americani perché è molto facile adattarlo in pezzi solo cantati.

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martedì 15 aprile 2008

Fugs

Alla fine del 1964 il trentaduenne poeta, artista ed editore Ed Sanders forma i Fugs insieme al suo amico e giornalista Tuli Kupferberg che aveva quaratatre anni. I due abitavano al Greenwich Village, il quartiere di New York frequentato da poeti, cantautori, scrittori, musicisti e artisti che non si riconoscevano nei valori e nella cultura dominante del paese. Nel Greenwich Village abitavano anche molti poeti e scrittori della Beat Generation che, tra l'altro, gettarono le basi per il futuro movimento hippy.
I Fugs utilizzarono la musica rock che stava nascendo per creare un inedito intreccio di poesia, musica e teatro basato sulla satira politica e sociale. La loro esperienza influenzerà sopratutto Frank Zappa, che userà spesso la tecnica del collage musicale adottato dai Fugs in Virgn Forest. Le loro esibizioni erano degli happening politici e senza regole, testimoniati nella loro produzione discografica con brani come Kill For Peace, Hare Krishna (realizzato con Allen Ginsberg), Coca Cola Douche, CIA Man e tanti altri.

Per ulteriori informazioni vedi

http://www.scaruffi.com/vol1/fugs.html

venerdì 11 aprile 2008

Woody Guthrie - discografia

Ballads of Sacco and Vanzetti
Woody Guthrie (vocals, acoustic guitar) - Pete Seeger (vocals, banjo)

Dust Bowl Ballads
Ristampa di "Woody Guthrie: A Legendary Performer" RCA LP CPL1-2099

This Land Is Your Land: The Asch Recordings Vol. 1
Woody Guthrie (vocals, guitar, mandolin, harmonica) - Cisco Houston (guitar, vocals) - Sonny Terry (harmonica)

Muleskinner Blues: The Asch Recordings Vol. 2
Woody Guthrie (vocals, guitar, mandolin, fiddle) - Cisco Houston (vocals, guitar) - Butch Hawes (guitar) - Bess Lomax Hawes (mandolin, background vocals) - Pete Seeger (banjo) - Sonny Terry (harmonica)

Hard Travellin': The Asch Recordings Vol. 3
Woody Guthrie (vocals, guitar, mandolin, fiddle) - Cisco Houston (vocals, guitar) - Pete Seeger (banjo) - Sonny Terry (harmonica) - Lee Hays e altri

Buffalo Skinners: The Asch Recordings Vol. 4
Woody Guthrie (vocals, guitar, fiddle, mandolin, harmonica) - Cisco Houston (vocals, guitar) - Bess Lomax Hawes (mandolin) - Sonny Terry (harmonica) - Leadbelly (vocals, guitar) on "Stewball" (Version 2)

Long Ways To Travel:The Unreleased Folkways Masters 1944-1949
Woody Guthrie (vocals, guitar, fiddle, harmonica) - Cisco Houston (vocals, guitar) - Butch Hawes (guitar) - Bess Lomax Hawes (mandolin) - Sonny Terry (harmonica)

Songs to Grow on for Mother and Child

Struggle

That's Why We're Marching
Artisti Vari

Woody Guthrie: Columbia River Collection

Anglo-American Ballads, Volume 1
Artisti Vari (Woody canta "Gypsy Davy")

Woody Guthrie: Library of Congress Recordings
Canzoni e interviste registrate per la Library of Congress

The Ballad Hunter, Parts I and II.
Artisti Vari (Woody canta "Whoopee Ti Yi Yo, Git Along Little Dogies, The Trail to Mexico")

The Ballad Hunter, Parts III and IV.
Artisti Vari (Woody canta "A Discussion of Blues")

The Ballad Hunter, Parts V and VI.
Artisti Vari (Woody canta "Boll Weevil Song")

American Folksay Ballad and Dances
(Bess Lomax, Baldwin Hawes, Pete Seeger, Sonny Terry, Alex, Cisco Huston, Woody Guthrie, Josh White, Leadbelly).

Woody Guthrie

Woodrow Wilson Guthrie, detto "Woody", nasce il 14 luglio 1912 in una piccola città dello stato dell'Oklahoma. Dopo un iniziale benessere dovuto al periodo del boom petrolifero, la famiglia di Woody è segnata da una serie di disgrazie: la casa distrutta da un ciclone, la sorella che muore in un incidente domestico, la madre ricoverata con problemi psichici, la bancarotta e la morte del padre in circostanze poco chiare.
Nel 1935 una violenta tempesta di polvere si abbattè sui campi della Dust Bowl, costringendo gran parte della popolazione a lasciare la propria abitazione per trasferirsi in California che era vista come la "terra promessa". Dopo due anni anche Guthrie intraprende lo stesso viaggio facendo, per sopravvivere, qualsiasi tipo di lavoro e conoscendo la miseria e le ingiustizie sociali. Inizia a scrivere canzoni che raccontano da vicino la realtà operaia e contadina di quel periodo, diventando la voce della grande stagione delle lotte sociali negli USA, segnata da scioperi, occupazioni di fabbriche e proteste.
La sua musica si pone all’incrocio fra il country e il blues e Woody viene definito il più grande poeta rivoluzionario americano.
Negli anni '40 Woody Guthrie si trasferisce a New York dove, in seguito, formerà gli Almanac Singers con Pete Seeger.
Nel '56 viene colpito da una grave malattia ereditaria, la stessa che aveva ucciso la madre, che lo costringe a vivere in ospedale fino alla morte avvenuta il 3 ottobre 1967.
Moltissime sono le canzoni scritte da Woody Guthrie quali le Dust Bowl Ballads, ballate che descrivono la vita e le disgrazie che si abbattono sulla povera gente e sui disoccupati come Dusty Old Dust (1935), Talking Dust Bowl, Dust Bowl Refugee e Dust Bowl Disaster.
Woody lascia anche una autobiografia dal titolo Bound for Glory (tradotta in italiano "Questa terra è la mia terra") da cui viene in seguito tratto l’omonimo film di Hal Ashby.
La sua musica ha influenzato numerosi artisti fra i quali Pete Seeger, Bob Dylan e Bruce Springsteen.
Per ulteriori informazioni vedi

venerdì 28 marzo 2008

Louie Louie

Nel 1963 un piccolo combo di Portland, i Kingsmen, scalò le classifiche con un trascinante hit dal riff ossessivo, Louie Louie.
Louie Louie viene ancora oggi ricordato come il brano più reimpretato nella storia del rock. Bandita nel 1964 dal governatore dell’Indiana per contenuti scabrosi, fu al centro di un’indagine dell’Fbi su segnalazione del procuratore generale Robert Kennedy. Un’inchiesta di oltre 120 pagine fu archiviata, perché non si giunse ad alcun risultato.
Louie Louie è la madre di tutte le canzoni rock. Scrive Riccardo Bertoncelli “… era brutta e sgraziata, giusto come non volevano i discografici, mamma e papà… era semplice fino alla nausea, il classico pezzo da cantare alle feste anche se nessuno sa suonare… conta 1200 versioni accertate… la Rhino gli ha dedicato due antologie, uno scrittore affermato come Dave Marsh un libro… Frank Zappa nel 1968 la intonò all’organo monumentale della Royal Albert Hall di Londra.”
Per ulteriori informazioni vedi http://www.burioni.it/forum/ridi/et/et64.pdf
I documenti relativi all'indagine dell'FBI si possono trovare al sito http://www.fbi.gov/