venerdì 10 settembre 2010

Valdigne - 1° giorno

Questa estate ho passato 5 giorni in Valdigne, l'alta Valle d'Aosta ai piedi del Monte Bianco.
Insieme a mia moglie ho soggiornato all’ Hotel Meublé Emile Rey che si trova a La Saxe, una località vicino a Courmayeur. Il grazioso albergo in origine era la casa natale di Emile Rey, la più famosa guida alpina locale. Si tratta di un due stelle con poche pretese, ma ben organizzato dalla francese Valérie aiutata dalla marocchina Asia e dalla rumena Alina.
La mattina, sfruttando la bella e assolata giornata, abbiamo percorso in macchina i pochi chilometri che ci separavano da La Palud per prendere le funivie che collegano il fondovalle con la Punta Helbronner. Giunti alla Punta ci siamo goduti il panorama dalla terrazza attraversata dal confine italo-francese. Bella vista sul gruppo del Monte Bianco da una parte e del Dente del Gigante dall’altra. Verso est si poteva vedere in lontananza il Cervino e il Monte Rosa. Dalla terrazza siamo scesi sul ghiacciaio del Gigante in un’area attrezzata recintata, ma che aveva una uscita per chi voleva passeggiare o fare escursioni sui ghiacciai.
Poi abbiamo preso la telecabina Panoramic che collega la Punta Helbronner con l’Aiguille du Midi. In trenta minuti abbiamo percorso i cinque chilometri che ci dividevano dall’Aiguille du Midi (3.842 metri) sospesi sul meraviglioso mare di ghiaccio.
Nel 1990 ero già stato con mia moglie sull’Aigulle du Midi provenendo da Chamonix. Anche allora era una bella giornata, ma con la presenza di un’unica nuvola che avvolgeva la guglia. Una volta scesi dalla teleferica ci siamo trovati avvolti dalla nuvola e impossibilitati a vedere alcunché.
Questa volta c’era una luce stupenda e si vedeva tutto.
Siamo stati in tutte le terrazze che erano piene di turisti (molti giapponesi) e di alpinisti che raggiungevano la terrazza scalando le rocce all’esterno. Dopo pranzo siamo tornati indietro fermandoci a vedere la mostra di cristalli alla Punta Helbronner e il giardino botanico alpino Sassurrea al Pavillon du Mont Fréty prima di tornare alla nostra base.

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