domenica 30 marzo 2008

Viaggio in Grecia (parte I: Patra; Lepanto; Delfi; Atene; Corinto)

Queste fotografie sono state fatte nell'estate del 2007 e documentano il viaggio in Grecia fatto con la mia famiglia.

Con i suoi 2.252 metri di lunghezza, 27,2 di larghezza stesi su quattro piloni che collegano le cittadine di Rio e Antirio, il ponte è stato concepito per resistere a un terremoto - la zona è ad alto rischio sismico - di intensità di sette gradi Richter, o all’impatto di una nave di 180.000 tonnellate che finisca a 18 nodi contro uno dei suoi piloni.
Preso in considerazione anche il vento: il ponte resiste a raffiche fino a 250 chilometri orari, e resterebbe in piedi anche se uno dei quattro piloni si spostasse di due metri. Una resistenza garantita dalle fondamenta dei piloni che sono larghe e poco profonde (il diametro è di 90 metri).

La prima tappa è stata Náfpaktos, più conosciuta come Lepanto., dove il 7 ottobre 1571 si svolse la celebre battaglia navale tra le forze dell’impero ottomano e quelle alleate del papa, della Spagna e di Venezia.

Il paese è delizioso e poco turistico. Abbiamo fatto un giro del piccolo porto cinto da mura circolari e contenete una statua in bronzo dell’eroe della battaglia: Miguel De Cervantes. Si, proprio lui, il grande scrittore spagnolo. Il fatto mi è costato una delle pochissime scommesse perse con mia moglie. Dato il caldo opprimente ci siamo fermati a pranzo nella taverna “O Stavros”, frequentata da greci e con i tavoli in riva al mare oll’obra di alberi.

Il giorno dopo abbiamo visitato l’antica Delfi e il Santuario d’Apollo. Su consiglio ricevuto alla bilietteria, la sera prima avevamo visitato il museo (con l'aria condizionata) riservandoci il sito archeologico per la mattina seguente quando la temperatura è decisamente più mite e i turisti sono presenti in numero non eccessivo.

La visita è consistita in una piacevole passeggiata lungo la Via Sacra che porta al Tempio di Apollo, al Teatro per concludersi allo Stadio che è il meglio conservato di tutta la Grecia.

Dopo Delfi ci siamo diretti ad Atene passando per le pendici del monte Parnassos, dove i moderni greci praticano gli sport invernali.
Ad Atene abbiamo fatto quello che volevamo accuratamente evitare: siamo andati a visitare l’Acropoli in tarda mattinata con il sole alto e le folle di turisti. Per di più il Partenone e i Propilei erano ingabbiati da impalcature che disturbavano alquanto la visione. Io e mia moglie ci siamo ripromessi di visitarela in altra occasione e stagione.

Da Atene ci dirigiamo verso Corinto per vedere il canale omonimo.

In prossimità dell’istmo lasciamo l’autostrada per fermarci in uno spazio attrezzato a ridosso del canale. Il taglio è veramente impressionante e io non riesco ad arrivare a metà ponte a causa della mia fobia del vuoto. Vicino c’è un centro attrezzato per il bungee jumping dove ci invitano ad assistere al salto passando per uno stretto pertugio che conduce ad una passerella sotto il ponte.


A metà della passerella, proprio nel mezzo del canale, c’è una piattaforma dove un turista viene preparato per il salto.
Per me è troppo! Devo tornare indietro, mentre la mia famiglia rimane compatta sulla piattaforma munita di telecamera e macchina fotografica.

Nessun commento: