Frank Zappa - terza parte
Negli anni successivi la band cambia di continuo. Dapprima con il ritorno di Captain Beefheart in Bongo Fury; in seguito con l’inserimento di una sezione fiati composta da famosi jazzisti (tra cui i fratelli Randy e Michael Brecker) per una serie di concerti a New York, documentati dal doppio Zappa in New York. Durante questo periodo viene anche pubblicato Zoot Allures, in cui Zappa fa quasi tutto da solo, aiutato dal batterista Terry Bozzio, ad eccezione di alcuni brani tra cui spicca Black Napkins, uno dei suoi più famosi assoli di chitarra.
In questi anni Zappa è impegnato su più fronti con diverse cause legali: con la Royal Albert Hall, per l’annullamento del concerto di presentazione di 200 Motels nel 1971 (perde la causa nel 1975); con la MGM, per rientrare in possesso dei master dei suoi primi dischi (vince la causa nel 1976, ma riuscirà a riavere i nastri solo nel 1982); con il manager Herb Cohen (per questa causa Zappa è costretto a rinunciare definitivamente all’uso del nome Mothers); infine con la Warner Brothers, colpevole di non avergli pagato gli ultimi lavori consegnati per adempiere gli obblighi contrattuali.
La situazione discografica rimane confusa fino al 1979. La DiscReet fa uscire nel giro di pochi mesi tre LP (Studio Tan, Sleep Dirt e Orchestral Favorites) in maniera semiclandestina e senza altre indicazioni in copertina che i titoli dei brani.
A questo periodo risale anche il box di 4 LP Läther, rimasto inedito per questioni legate ai diritti, in quanto buona parte del materiale contenuto era in comune con i nastri già in possesso della Warner.
Nel frattempo Zappa ha firmato per la PolyGram, che distribuirà i suoi dischi per la neonata Zappa Records. Il primo di questi, pubblicato nel 1979, è Sheik Yerbouti, registrato tra il 1977 e il 1978 con un gruppo comprendente anche il chitarrista prodigio Adrian Belew che ha suonato per musicisti come Bowie, Byrne e Fripp. Segue l’opera rock in tre atti Joe’s Garage, ambientata in un futuro in cui è proibito suonare musica e dove l’eroe è un chitarrista in prigione.
In questo periodo Zappa si fa costruire in casa un proprio studio di registrazione domestico, lo Utility Muffin Research Kitchen, per continuare ad utilizzare la pratica di sovraincidere tracce provenienti da diverse registrazioni, mescolando in particolare gli assoli di chitarra registrati dal vivo con basi in studio.
Il 1979 vede anche la prima a New York del suo secondo lungometraggio, Baby Snakes, ricavato in gran parte da filmati realizzati in occasione di un concerto al Palladium di New York nel giorno di Halloween 1977, e integrato da interviste e scene da studio. Vi compaiano anche delle animazioni realizzate con la plastilina da Bruce Bickford, con il quale Zappa collaborerà ancora.
All’inizio degli anni '80 Zappa cambia nuovamente casa discografica. Si appoggia alla CBS per la sua nuova etichetta Barking Pumpkin Records, che esordisce con un doppio album, Tinsel Town Rebellion e una collezione di tre LP, dal nome collettivo di Shut Up and Play Your Guitar, una raccolta di assoli di chitarra dal vivo estrapolati dai brani che li contenevano.
Nei successivi lavori compare un giovane e promettente chitarrista italoamericano, Steve Vai, ingaggiato per la sua abilità nel gestire la poliritmia della musica di Zappa e nel trascrivere i suoi assoli chitarristici.
Il 1983 vede il concretizzarsi dei progetti orchestrali lungamente accarezzati, ma sempre annullati per le notevoli difficoltà organizzative e il pesante impegno finanziario richiesto. Partiture vecchie e nuove vengono messe a punto ed eseguite al Barbican Centre di Londra dalla London Symphony Orchestra diretta da Kent Nagano. Al concerto seguono tre giorni di registrazioni in studio, che daranno origine a due LP pubblicati separatamente e a distanza di quattro anni, perché Zappa aspetta che le nuove tecnologie digitali gli permettano di correggere gli errori degli orchestrali dei quali lamenta lo scarso impegno e la poca professionalità.
Andrà meglio l’anno successivo, con The Perfect Stranger che coinvolge Pierre Boulez e l'Ensemble InterContemporain. L’album raccoglie sette danze orchestrali, fra cui Dupree’s Paradise, trascritta per orchestra e due pianoforti e Jonestown, un pezzo che rappresenta uno dei vertici sperimentali di Zappa. The Perfect Stranger è completato da alcune composizioni di Zappa per Synclavier, un avanzatissimo sistema computerizzato per la composizione e il montaggio che il musicista aveva recentemente acquistato, e che utilizzerà sempre più freequentemente per la messa a punto dei suoi lavori.
Con il Synclavier pubblicherà Francesco Zappa, una rielaborazione elettronica della musica di un suo quasi omonimo, oscuro compositore italiano del '700.
In questo periodo rimane coinvolto nella disputa che oppone l’industria discografica ad alcune associazioni puritane che imporranno l’applicazione di uno sticker di avvertimento su quei dischi contenenti canzoni dal testo scabroso. Il provvedimento colpirà lo stesso Zappa, ironicamente su un disco completamente strumentale!
Sul piano musicale, si segnalano le prime esecuzioni pubbliche di due sue nuove composizioni, Time’s Beach e None of the Above commissionategli da gruppi specializzati in musica contemporanea, l'Aspen Wind Quintet e il Kronos Quartet.
Meets the Mothers of Prevention è ispirato dalle sue recenti esperienze testimoniali (contiene un brano, Porn Wars, realizzato con un collage di frammenti delle udienze senatoriali, dialoghi da Lumpy Gravy e accompagnamento di Synclavier) e Jazz From Hell. Entrambi contengono parecchie composizioni per synclavier. In Jazz From Hell solo un brano eseguito da una band reale.
Finalmente Zappa può ascoltare la sua musica eseguita esattamente come vuole lui, senza gli inevitabili errori e le imprecisioni dovute all’estrema complessità ritmica delle partiture, troppo difficili per gli esseri umani.
Con l’avvento del Compact Disc i nuovi lavori vengono concepiti sfruttando la maggiore dinamica e capacità del mezzo.
L’accordo sottoscritto con la Rykodisc gli permette di ristampare gli album del suo catalogo, spesso in versioni rimissate e con aggiunta di materiale, parallelamente a quelle delle novità. Guitar, del 1988, è un’altra raccolta di assoli di chitarra estratti prevalentemente dai concerti del 1982-84, con l’aggiunta di 13 brani.
Contemporaneamente vede la luce il primo volume della collana You Can’t Do That On Stage Any More, che compirà una panoramica sulla musica dal vivo di Zappa dal 1968 al 1988.
Nel 1988 Zappa effettuerà l’ultima serie di concerti dal vivo, documentata nei dischi Broadway The Hard Way, The Best Band You Never Heard in Your Life e Make a Jazz Noise Here.
Il 1989 dà alle stampe The Real Frank Zappa Book, sorta di autobiografia scritta con l’assistenza di Peter Occhiogrosso. Inoltre pubblica cinque video tra i quali figurano Uncle Meat (iniziato nel 1968 e completato solo molti anni dopo), The True Story of 200 Motels (documentario sulla realizzazione del suo primo lungometraggio) e Baby Snakes.
La sua infaticabile attività subisce un brusco ridimensionamento a partire dall'anno succcessivo, quando nel corso di accertamenti diagnostici scopre il tumore che lo ha colpito, in uno stadio già piuttosto avanzato che lo rende inoperabile.
Nel frattempo, il mondo culturale accademico si è finalmente accorto di lui e dopo numerose offerte rifiutate, il direttore del Festival di Francoforte riesce a convincerlo e lo inserisce in un programma di concerti nel 1992 comprendente, oltre ai suoi, lavori di Cage, Stockhausen eseguiti dall'Ensemble Modern.
A luglio 1991 i musicisti dell’Ensemble Modern trascorrono due settimane negli studi di Zappa, per familiarizzare con la sua musica. Il compositore rimane impressionato dalla dedizione, dalla passione e dalla professionalità con cui i membri del gruppo affrontano questo impegno, e insieme realizzano il programma musicale comprendente alcune nuove composizioni, rielaborazioni di vecchi temi e trascrizioni di brani dal Synclavier.
I concerti tenuti a Francoforte, Vienna e Berlino nel settembre 1992 sotto il titolo di The Yellow Shark, sono un enorme successo di pubblico e critica.
Il 6 Dicembre 1993 la famiglia Zappa da l’annuncio che Frank è deceduto due giorni prima, ed stato cremato e sepolto con una cerimonia privata.
Negli ultimi tempi della sua vita, già gravemente malato, dimostrò di non aver perso la sua vena polemica, annunciando, come già fatto qualche decennio addietro, di volersi candidare alla Presidenza degli Stati Uniti, in aperto dissenso con la politica dell’ex Presidente Reagan e con quella di George H. W. Bush.
La sua sterminata produzione musicale è ancora in parte sconosciuta: attualmente il suo patrimonio artistico è gestito dalla moglie Gail e dai figli (fra cui Dweezil Zappa) che stanno pubblicando alcuni album e DVD postumi. Zappa fu perennemente in bilico tra il rock, il jazz, il teatro dell’assurdo e la ricerca musicale più avanzata.
Oggi il nome di Zappa compare sempre più frequentemente nei programmi delle sale da concerto in tutto il mondo, e molti dei suoi brani sono stati ripresi e incisi da gruppi di diversa estrazione musicale.
L’Ensemble Modern, che a buon diritto può definirsi la sua ultima band, ha realizzato un nuovo programma di musiche zappiane nei propri concerti, riportato anche su un CD, The Adventures of Greggery Peccary and Other Persuasions.
Zappa concepiva la musica come “decorazione del tempo”, divertente e libera da schemi prestabiliti.
fonti:
Assante, Castaldo - Blues, Jazz, Rock, Pop il novecento americano
Zappa, Occhiogrosso - Frank Zappa l'autobiografia