mercoledì 23 giugno 2010

Stop a Greenwich Village

Stop a Greenwich Village era uno dei film che mi ero perso a suo tempo e che, finalmente, sono riuscito a vedere in televisione. Si tratta di un film di Paul Mazursky del 1976 che racconta la storia di un giovane, figlio di ebrei polacchi, che vuole fare l'attore. Per questo motivo lascia i genitori, sopratutto l'opprimente madre interpetata da Shelley Winters, per trasferirsi da Brooklin al Greenwich Village, il quartiere newyorkese frequentato dagli artisti. Qui entra in contatto con una varietà di personaggi e trova lavoro come commesso. Insieme alla sua ragazza forma un gruppo di amici con le quali condivide la vita a Greenwich Village.
Il film è ambientato nel 1953, come testimonia anche la presenza della musica jazz e i riferimenti al caso dei coniugi Rosemberg .
Il cast è formato da un notevole gruppo di giovani attori, molti dei quali troveranno il successo negli anni successivi come Christopher Walken (Il cacciatore) e Jeff Goldblum (Il grande freddo). Chi non raggiungerà il successo è il bravissimo protagonista Lenny Baker, del quale ho avuto difficoltà a trovare sue notizie. Tre anni dopo l'uscita del film deve abbandonare la carriera per un cancro che lo porterà alla morte il 12 aprile 1982.
Titolo originale: Next Stop, Geenwich Village
Paese: USA
Anno: 1976
Durata: 112 min
Regia e Sceneggiatura: Paul Mazursky
Casa di produzione: Twentieth Century Fox
Interpreti: Lenny Baker, Ellen Greene, Shelley Winters, Lois Smith, Christopher Walken

martedì 15 giugno 2010

Underwear

I didn’t get much sleep last night
thinking about underwear
Have you ever stopped to consider
underwear in the abstract
When you really dig into it
some shocking problems are raised
Underwear is something we all have to deal with
Everyone wears
some kind of underwear
Even Indians wear underwear
Even Cubans
wear underwear
The Pope wears underwear I hope
The Governor of Louisiana wears underwear
I saw him on TV
He must have had tight underwear
He squirmed a lot
Underwear can really get you in a bind
You have seen the underwear ads for men and women
so alike but so different
Women’s underwear holds things up
Men’s underwear holds things down
Underwear is one thing
men and women do have in common
Underwear is all we have between us
You have seen the three-color pictures
with crotches encircled
to show the areas of extra strength
with three-way stretch
promising full freedom of action
Don’t be deceived
It’s all based on the two-party system
which doesn’t allow much freedom of choice
the way things are set up
America in its Underwear
struggles thru the night
Underwear controls everything in the end
Take foundation garments for instance
They are really fascist forms
of underground government
making people believe
something but the truth
telling you what you can of can’t do
Did you ever try to get around a girdle
Perhaps Non-Violent Action
is the only answer
Did Gandhi wear a girdle?
Did Lady Macbeth wear a girdle?
Was that why Macbeth murdered sleep?
And the spot she was always rubbing -
Was it really her underwear?
Modern anglosaxon ladies
must have huge guilt complexes
always washing and washing and washing
Out damned spot
Underwear with spots very suspicious
Underwear with bulges very shocking
Underwear on clothesline a great flag of freedom
Someone has escaped his Underwear
May be naked somewhere
Help!
But don’t worry
Everybody’s still hung up in it
There won’t be no real revolution
And poetry still the underwear of the soul
And underwear still covering
a multitude of faults
in the geological sense -
strange sedimentary stones, inscrutable cracks!
If I were you I’d keep aside
an oversize pair of winter underwear
Do not go naked into that good night
And in the meantime
keep calm and warm and dry
No use stirring ourselves up prematurely
‘over Nothing’
Move forward with dignity
hand in vest
Don’t get emotional
And death shall have no dominion
There’s plenty of time my darling
Are we not still young and easy?
Don’t shout.

Lawrence Ferlinghetti


Non ho dormito tanto la scorsa notte
pensando alla biancheria intima
Vi siete mai fermati a considerare
la biancheria intima in astratto
Se scavate fino in fondo
vengono fuori problemi scioccanti
L'intimo è qualcosa che dobbiamo affrontare tutti
Tutti indossano
qualche forma di intimo
Anche gli Indiani indossano intimo
Anche i Cubani
indossano intimo
Il Papa indossa intimo spero
Il Governatore della Louisiana indossa biancheria intima
L'ho visto in TV
Forse gli andava stretta
Si contorceva molto
L'intimo può davvero metterti nei guai
Avete visto le pubblicità di intimo da uomo e da donna
così simili ma tanto diverse
L'intimo femminile tiene le cose su
L'intimo maschile tiene le cose giù
L'intimo è una cosa
che uomini e donne hanno in comune
L'intimo è la sola cosa che c'è fra noi
Avete visto le figure a tre colori
Con le giunture del cavallo evidenziate
per mostrare le zone di maggior resistenza
a tripla elasticità
che promettono piena libertà d'azione
Non fatevi ingannare
È tutto basato sul sistema bipolare
che non permette molta libertà di scelta
nel modo in cui sono regolate le cose
Nel suo intimo l'America
combatte tutta la notte
L'intimo alla fine controlla tutto
Prendete i busti da donna per esempio
In realtà sono delle forme fasciste
di governo occulto
per convincere la gente
di qualche non-verità
dicendovi cosa si può del non-si-può
Avete mai provato ad affrontare una guepière
Forse un'azione Non-Violenta
è la sola risposta
Gandhi indossava una guepière?
Lady Macbeth indossava una guepière?
È per questo che Macbeth ha assassinato il sonno?
E il punto che lei strofinava sempre
Era davvero il suo intimo?
Le signore anglosassoni moderne
devono avere enormi complessi di colpa
sempre a lavare e lavare e lavare
Via, maledetta macchia *
L'intimo con punti molto sospetti
L'intimo con gonfiori molto scioccanti
L'intimo sul filo per stendere... grande bandiera di libertà
Qualcuno è evaso dal proprio Intimo
Forse gira nudo da qualche parte
Aiuto!
Ma non preoccupatevi
Sono ancora tutti appesi lì
Non ci sarà una vera rivoluzione
E la poesia è ancora l'intimo dell'anima
E l'intimo ancora copre
una moltitudine di errori
in senso geologico -
pietre sedimentarie sconosciute, crepe imperscrutabili!
Se fossi in te mi metterei da parte
un paio di enormi mutande invernali
Non andarci nudo in quella buona notte
E nel frattempo
mantieniti calmo e al caldo e all'asciutto
Inutile agitarci prima del tempo
'per un Nonnulla'
Procedi con dignità
mano nel panciotto
Non diventare emotivo
E la morte non potrà dominare
C'è tanto tempo caro mio
Non siamo ancora giovani e disponibili?
E non urlare.

Traduzione di Alberto Masala
* Lady Macbeth - da Macbeth, atto quinto, scena prima.

martedì 8 giugno 2010

Peter Cushing

Peter Cushing è uno degli attori più rappresentativi del cinema horrror degli anni '60, in particolare dei film prodotti dalla casa cinematografica britannica Hammer Films.
Debutta in teatro nel 1935 a Londra e nel 1938 si trasferisce negli Stati Uniti, lavorando prima a Broadway poi a Hollywood. Recita piccole parti in numerosi film, tra cui un'apparizione a fianco di Laurel e Hardy. Negli anni '40 torna a Londra per recitare in teatro accanto a Laurence Olivier. Interpreta anche piccoli ruoli cinematografici il più importante dei quali é la parte di Osric nell’Amleto di Olivier. Dal 1950 diventa una star della televisione inglese prendendo parte ad una serie di sceneggiati di successo.
Nel 1957 interpreta il barone Frankenstein in La maschera di Frankenstein di Terence Fisher. Il film ottiene successo e segna l'inizio del sodalizio tra il regista Fisher e la casa di produzione Hammer Films che darà vita a una lunga serie i film horror di quel periodo.
E’ solo il primo di una lunga serie di film prodotti dalla casa inglese che consolidano una delle coppie di attori più affiatata del cinema horror: Peter Cushing e Christopher Lee (Dracula; La vendetta di Frankenstein; La mummia; La furia di Baskerville e Le mogli di Dracula) .
Nel 1977, dopo il fallimento della Hammer, interpreta il crudele Tarkin in Guerre Stellari di George Lukas.
La morte della sua adorata moglie Helen Beck avvenuta nel 1971 dopo una lunga malattia, cambia radicalmente la vita dell'attore che farà una vita ritirata. Peter Cushing amava collezionare e costruire soldatini, scenografie teatrali, dipingeva ed era un appassionato di ornitologia. La sua grande professionalità, il suo eccezionale spirito d’improvvisazione e la scelta accurata dei copioni da interpretare fanno di Peter Cushing uno dei più talentuosi attori del cinema inglese. Fu molto amato dal pubblico, ma non ha mai ricevuto candidature o premi di rilievo. Nel 1982 si è ammalato di cancro e prima di morire nell'agosto del 1994 darà il nome della moglie ad una varietà di rosa inglese.