lunedì 26 dicembre 2011

Stoccafisso all'elbana

Per la vigilia di Natale ho pensato di cucinare questa ricetta tipica di Rio nell'Elba. Purtroppo non ho trovato lo stoccafisso, ma ho usato il baccalà ed è venuto buono lo stesso. In ogni caso gli ingredienti base della ricetta originale sono: stoccafisso, patate, pinoli e olive. A seconda delle ricette e dei gusti personali variano gli altri ingredienti.

ingredienti:
stoccafisso bagnato (kg 1 circa); patate (kg 1 circa); pinoli g 30/40; cipolla 1 (meglio rossa); olive (io preferisco quelle piccole tipo "taggiasche"); pomodori (il meno possibile, meglio senza); vino bianco secco un bicchiere; capperi; olio extravergine di oliva; prezzemolo; sale; pepe bianco.

tempo: 90 minuti

esecuzione:

Pulite lo stoccafisso togliendo la pelle e le spine (se volete potete conservare gli scarti per preparare un fumetto di pesce da utilizzare al posto del vino bianco).
Preparate un tegame con olio (è preferibile una casseruola di terracotta, ma le mie si sono tutte rotte). Tagliate le patate a grosse rondelle e disponetele nel tegame per poi farle rosolare da ambo i lati a fuoco vivo. Quando le patate avranno preso colore unite lo stoccafisso a pezzi e la cipolla tritata grossolaneamente. Fate soffriggere il tutto a fuoco vivo, mescolando di continuo. Dopo un minuto circa aggiungete il vino bianco e lasciatelo evaporare.

Aggiungete i pomodori a pezzi e privi di semi, le olive, i capperi e i pinoli. Aggiustate di sale e aggiungete un po' di pepe. Completate la cottura a fuoco basso e a tegame coperto. Ricordatevi sempre di girare per evitare che il tutto si attacchi sul fondo.

A fuoco spento unite una manciata di prezzemolo tritato e lasciate riposare per qualche minuto.

sabato 5 novembre 2011

Che cosa sono le nuvole?

Che cosa sono le nuvole? è un cortometraggio di Pier Paolo Pasolini del 1967. Fu inserito come terzo episodio nel film Capriccio all'italiana. Nel cast troviamo: Totò (una delle sue ultime apparizioni cinematografiche), Ninetto Davoli, Laura Betti, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Adriana Asti e Domenico Modugno che recita cantando una canzone con lo stesso titolo del film e con parole di Pier Paolo Pasolini.

La trama è una rappresentazione dell'Otello di Shakespeare fatta da un gruppo di burattini in un piccolo teatro di periferia. Il film fu girato in una settimana e ripresenta la coppia Totò-Davoli dopo Uccellacci Uccellini. (1966) e La terra vista dalla luna (1967).


Cosa sono le nuvole
D. Modugno - P.P. Pasolini


Che io possa esser dannato / se non ti amo. / E se così non fosse / non capirei più niente. / Tutto il mio folle amore / lo soffia il cielo / lo soffia il cielo... così


Ah, ma l'erba soavemente delicata / di un profumo che dà gli spasimi / Ah, ah! Tu non fossi mai nata! / Tutto il mio folle amore / lo soffia il cielo / lo soffia il cielo... così


Il derubato che sorride / ruba qualcosa al ladro / ma il derubato che piange / ruba qualcosa a se stesso. / Perciò io vi dico / finché sorriderò / tu non sarai perduta.


Ma queste son parole / e non ho mai sentito / che un cuore, un cuore affranto / si cura con l'udito. / E tutto il mio folle amore / lo soffia il cielo / lo soffia il cielo... così.


http://cinemante.blogspot.com/2007/10/che-cosa-sono-le-nuvole-pier-paolo.html

domenica 8 maggio 2011

Agora

Ho visto in televisione il film Agora di Alejandro Amenabar (Spagna, 2009). Peccato non averlo visto al cinema perché questo film merita di essere guardato sul grande schermo. Si racconta la storia di Ipazia, filosofa e scienziata del IV secolo d.C. vittima del fondamentalismo religioso dei cristiani di Alessandria d'Egitto. Il grande merito del film è proprio quello di aver rinnovato la memoria di questa grande donna e del suo martririo. Il mandante del suo assassinio fu l'allora vescovo Cirillo di Alessandria che era diventato molto potente gestendo il suo episcopato «... oltre i limiti delle sue funzioni sacerdotali» (Socrate Scolastico). Perseguitò con accanimento e ferocia i novaziani, gli ebrei e i pagani, passando alla storia come colui che distrusse la potente colonia ebraica di Alessandria. Venerato dalla Chiesa ortodossa e dalla Chiesa copta, fu fatto santo dalla Chiesa cattolica il 28 luglio 1882 che, invece di condannarne gli eccesssi, lo proclamò Dottore dell'Incarnazione. Anche recentemente, nella udienza generale del 3 ottobre 2007, l'attuale papa ne ha esaltato la grande figura tra i Padri della Chiesa.
Il film ha suscitato prevedibili polemiche che ne hanno ritardato l'uscita in alcuni paesi tra i quali l'Italia. Il regista ha dichiarato di non aver avuto l'intenzione di attaccare il cristianesimo, ma di narrare gli eccessi dell'intolleranza religiosa da qualsiasi parte provenga "... il mio film è cristiano perchè difende i principi cristiani della pietà e della compassione e avvicina il destino di Ipazia a quello di Gesù Cristo. Volevo mostrare al pubblico come nulla sia cambiato rispetto all'antichità, come ciò che i cristiani facevano all'epoca somigli al comportamento degli integralisti islamici di oggi." Decisamente belle le scene dei tumulti dove la folla inferocita sembra uno sciame di formiche operose, mentre non convincono i momenti in cui il film di distacca dalla ricostruzione storica.

domenica 17 aprile 2011

Habemus Papam

Nel film Habemus Papam Nanni Moretti ha scelto la figura del Vicario di Pietro, nel momento della sua elezione, per descrivere un uomo oppresso dai dubbi e dalle incertezze dovute al senso di ineguatezza che lo assale. Per contraltare gli viene frapposto la figura di uno psicanalista afflitto dalla certezza di essere il migliore e dominato da un forte spirito di competizione. Lo stato psicologico di incertezza e di esitazione del protagonista determina un finale irrisolto, voluto dagli autori, che a mio avviso risulta un epilogo scontato di un film che gira intorno al tema proposto senza incidere più di tanto. I personaggi sono spesso solo abbozzati e a volte stereotipati come la coppia di psicanalisti. I cardinali strappano qualche sincera risata, ma rimangono una macchietta senz'anima. Le note positive del film vengono sopratutto dalla stupenda interpretazione di Michel Piccoli che mi ha ricordato il Dillinger è morto di Marco Ferreri. Solo un grande attore poteva descrivere in maniera essenziale il travaglio interiore del protagonista.

Fare un film sul senso di ineguatezza è progetto interessante, ma il lavoro risulta superficiale e poco coinvolgente. Sembra essere un altro film di Moretti fatto sopratutto per se stesso, senza tener conto del pubblico.

domenica 20 febbraio 2011

giro della Tuscia

Ugo e Mariangela mi hanno chiesto informazioni per un giro della Tuscia in moto. Innanzitutto devo dire che la Tuscia si presta molto per un giro su due ruote, sia che si tratti di moto che di biciclette. A parte le statali Aurelia e Cassia, in Tuscia si trovano molte piccole strade panoramiche che collegano siti archeologici, borghi medioevali e località di interesse naturalistico. Si trovano i laghi di Vico e Bolsena; i Monti Cimini; i siti archeologici di Vulci, San Giuliano (Barbarano Romano), San Giovenale (Blera), Sutri e Norchia; i borghi di Civita Bagnoregio, Tuscania, Tarquinia, Bagnaia, nonché Viterbo con il suo quartiere medioevale di San Pellegrino e il Palazzo dei Papi. Ci sono anche le terme, parchi naturalistici, ville e palazzi e particolarità come il Parco dei Mostri di Bomarzo. Nell'elenco non sono incluse tante altre località che lascio al piacere della scoperta.

Ecco alcune foto fatte negli scorsi anni durante piacevolissime gite con la famiglia e amici a Norchia e Tuscania.

Norchia si trova nei pressi di Vetralla e potrebbe trattarsi dell'etrusca Orclae. Posta lungo la via Clodia, fu una città ad economia principalmente agricola. L'insediamento urbano raggiunse il suo apice tra il IV ed il II secolo a.C. e sorgeva su uno stretto pianoro posto alla confluenza dei torrenti Pile e Acqualta nel Biedano dove oggi sono visibili i suggestivi resti della medievale Pieve di San Pietro e del Castello che fu dei Di Vico. La fama di Norchia è strettamente legata alle spettacolari necropoli rupestri che la circondano, prezioso esempio di tombe etrusche rupestri uniche al mondo. La varietà dei tipi architettonici è vastissima, le tombe a facciata sono in due o tre ordini, disposti su gradoni in parte naturali, in parte costruiti, modificando l'aspetto morfologico delle pendici dei pianori. Si segnalano la Tomba delle tre teste, la Tomba Prostila, la Tomba Ciarlanti, la Tomba a camino (vedi foto sotto) ed il complesso delle Tombe Smurinas, sul fosso Pile. Un altro settore monumentale della necropoli è quello che ospita la Tomba Lattanzi, mentre il gruppo delle scenografiche Tombe a Tempio si affaccia sul fosso dell'Acqualta.

Tuscania si trova nell'entroterra tarquiniese, sul lato destro del fiume Marta. L'area dove esisteva l'abitato etrusco corrisponde assai verosimilmente al colle della città moderna, mentre a sud si sviluppò la città romana, in corrispondenza delle due alture ove si situano le chiese romaniche di San Pietro (vedi foto sotto) e di Santa Maria. La città fu ripetutamente devastata da varie incursioni. Nel 574 venne conquistata dai Longobardi durante la scesa verso Roma. Carlo Magno la conquistò nel 774 e la donò alla Chiesa che ne assunse il controllo. Durante successive invasioni e conseguenti distruzioni la città perse molte bellezze. Nel 1971 un violento terremoto distrusse molte case, chiese ed edifici importanti che sono stati ricostruiti. Si possono ammirare le necropoli etrusche, il centro medievale e le grandi mura perimetrali miracolosamente ancora erette.

sabato 29 gennaio 2011

Ludwig II e i suoi castelli

Nell'estate del 2008, con la mia famiglia, ho finalmente visitato i castelli di re Ludwig II di Baviera. Era una cosa che desideravo fare da molto tempo e non sono stato deluso dalla visita anche se (come si può vedere nella foto) abbiamo incontrato giornate piovose che l'hanno resa meno piacevole.
I catelli sono quattro:
Hohenschwangau, costruito nel secolo XII e ristrutturato tra il 1832 e il 1837, fu la residenza della famiglia del futuro re Ludwig II che qui trascorse la sua gioventù;
Neuschwanstein è il più famoso, probabilmente anche perché fu preso da Walt Disney come modello per il castello del film "La bella addormentata nel bosco;
Linderhof, costruito tra il 1869 e il 1886 e concepito come rifugio privato del re;
Herrenchiemsee, iniziato a costruzire nel 1878 e mai terminato.
Noi abbiamo visitato i primi tre. Il momento per me più emozionante è stato a Linderhof quando sono entrato nella grotta di Venere (Venusgrotte), ispirata alla Grotta Azzurra di Capri, dove Ludwig amava passare ore a sognare e dove viene rievocata una scena del Tannhäuser di Richard Wagner. La grotta l'avevo vista nel film Ludwig di Luchino Visconti girato nel 1972 e uscito l'anno seguente (con Helmut Berger e Romy Schneider che interpreta per la seconda volta la regina Sissi, ma in maniera completamente diversa dalla trilogia che la rese famosa). Non pensavo che esistesse veramente, anche se è noto che Visconti utilizzava per i suoi film oggetti e luoghi autentici.
Ma chi era Ludwig II?
Ludwig II (1845-1886) fu re della Baviera nonché amico e mecenate del compositore Richard Wagner. Detestava la politica e invece di occuparsi degli affari dello stato preferiva spendere i soldi per la realizzazione dei progetti del grande compositore tedesco e per la costruzione di nuovi e fantastici castelli. Per Wagner fece costruire il Festspielhaus di Bayreuth che è tutt'ora la la sede dell'annuale del Festival di Bayreuth, dedicato esclusivamente alla rappresentazione dei drammi del compositore tedesco.
Le sue spese erano considerati folli negli ambienti politici, diplomatici ed economici della Baviera. Per questo motivo fu dichiarato pazzo da una commissione di medici, incaricata dal governo stesso e della casa reale della Baviera, senza essere stato visitato. Fu deposto perché considerato incapace di esercitare i suoi poteri governativi. Tre giorni dopo fu trovato morto, insieme al medico che lo aveva dichiarato pazzzo, dopo una passeggiata al Lago di Starnberg. Il decesso fu classificato come suicidio per annegamento, ma ancora ad oggi è avvolto nel mistero.

venerdì 14 gennaio 2011

foto 2010

ghiacciaio

Pianosa

Barcellona - funivia Montjuic


Everglades

faro di Key Biscanye